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AUGURI CERVINO - Dedicato ai 150 anni dalla prima scalata al Cervino - (2015) di Stefania Grasso | ||
AUGURI CERVINO Tutto è iniziato il 9 di luglio alla presenza delle Frecce Tricolori. Ed ecco che al sopraggiungere della notte, Lui, il Re, Sua Maestà, il Cervino già splendente dal Suo Trono si illuminava di un fascio blu sotto le stelle. In quei momenti profonda commozione, non si riusciva nemmeno a parlare talmente le emozioni erano forti e quando non si riesce ad esprimersi per via di troppe lacrime bisogna cedere la parola a loro, nel mio caso alle Nikon le uniche in grado di trasmettere quelle sensazioni così belle di purezza, di essere finalmente in un mondo migliore. Luce soave, radiosa, plachi le tristi contese, estingui la fiamma dell'ira, conduci nel riposo più sublime. da quel momento in poi fino alla fine di agosto è stata tutta un'ode per Madre Natura, un'unica contemplazione. Dal sorgere del giorno fino al tramonto ti ho adorata Madre Suprema, hai soffocato i momenti di estremo dolore, hai donato la pace più profonda all'anima. Pace perché ti ho contemplata, pace perché in Te ho fiducia e così per ricambiarmi hai donato la Tua luce, quella più bella, quella più gioiosa. Qual magnifica orogenesi hai creato Madre Immensa. Al suo cospetto fasci luminosi, spettacoli pirotecnici, sfilate, forte musica nel giorno del 150esimo anniversario dalla prima ascensione sul versante italiano. E Lui come quasi infastidito o forse timido si copriva mentre la Sua storia veniva raccontata attraverso autentici capolavori della scultura opera di un umile artista di Valtournenche Gian Giuseppe Barmasse che ho avuto il piacere di conoscere. Gli ho chiesto se proveniva dall'Accademia di Belle Arti mi ha risposto di no, di nutrire questa passione da molto tempo, a mio giudizio la mette in pratica con grande maestria, con grande umiltà. Ed è proprio l'umiltà che caratterizza un grande artista, qualsiasi arte ami. Attraverso queste magnifiche sculture le espressioni dei volti dei protagonisti della Grande Conquista, in particolare quelli di Whimper che aprì la via svizzera da Zermatt trionfante il 14 luglio 1865 per poi assistere alla sciagura della discesa quando si ruppe la corda e molti dei suoi alpinisti persero la vita, e di Carrel che conquistò la Gran Becca il 17 luglio del 1865. Insieme a lui altri personaggi tra cui l'Abbè Gorret il sacerdote di Valtournenche noto per la sua indole anticonformista. Stupenda l'espressione sofferente di Carrel al momento della sua morte nel 1890 sulla Gran Becca mentre portava in salvo i suoi clienti nel bel mezzo di una bufera. "Va tutto bene" furono le sue ultime parole prima di spirare tra le braccia del Re. In fondo una morte beata. Tante piccole sculture del Cervino attorno all'altare dell'antica chiesetta del Breuil davanti alla Madonna della Neve tanto invocata il 5 agosto e piccole spille con la data dell'anniversario fanno da cornice a preghiere, riflessioni, ricordi, memorie. Ho avuto l'onore di riceverne una in omaggio, la custodisco sul cuore, col cuore. Una rievocazione anche nella Capanna Carrel portata in paese dopo le frane causate dall'eccessivo calore del 2003. Come è bello mettere in mostra le tradizioni e la cultura di questa meravigliosa Regione attraverso ricordi d'epoca. Da notare la mitica Scala Jordan utilizzata per salire sulla punta del Cervino. Non siamo mai stanchi di guardarti adorato Cervino, tanti auguri per il tuo meraviglioso anniversario reso indimenticabile dallo spettacolo della Natura. Non ci sono parole per ringraziarLa di questi due mesi così intensi e splendidi. Ho capito che il mio posto è qui, accanto a Te. Tu ricolmi d'amore, tu ricambi l'amore, a Te canti il nostro cuore, a Te adori il nostro spirito, ora e per sempre.
STEFANIA GRASSO | ||
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