Pinuccio & Doni Around the
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TAILANDIA e CAMBOGIA - (2009) di Saby e Ivo

per info sul paese click sulla bandiera

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FOTO

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TORNA ALL'INDICE DEI DIARI

Viaggio di Sabina e Ivo

THAILANDIA E CAMBODIA

THAILANDIA – CAMBODIA – THAILANDIA

“ Un viaggio che nasconde sorprese ”

 

CHIANG MAI - CHIANG RAI – CHIANG DAO

TRIANGOLO D’ORO - CAMBOGIA

SIEM REAP-PHNOM PEHN -

KOH SAMUI - KOH TAO – KOH NANG YUAN

dal 01 al 22/08/2009

 

"…Dobbiamo andare e non fermarci mai finchè non arriviamo."

"Per andare dove, amico?"

"Non lo so, ma dobbiamo Andare…Viaggiare col Cuore"

 

( J. KEROUAC - SULLA STRADA )

 

 

ALWAYS DEDICATED TO ALL MY ANGELS, WITH LOVE !

 

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-

 

01/08/2009 = 2552 (anno in vigore in Thailandia) : MILANO – DOHA

Lasciamo la nostra soleggiata Milan facendo tappa intermedia a Doha la capitale del Qatar per poi imbarcarci per BKK.

 

02/08/2552 DOHA - BANGKOK - CHIANG MAI

Atterrati nella città degli Angeli, dopo severi controlli ai body scanner ci portiamo verso il settore nazionale per il domestic fly della Thay airways su CHIANG MAI.Il volo dura poco meno di un' ora e quando arriviamo conosciamo KASEMCHATI (detto K.C) e THUI guida e drivers thay contattati da casa. Ci sistemiamo all'hotel EMPRESS CHIANG MAI per scarico bagagli, doccia e il primo pranzo thai ... un 'abbondanza di noodles, riso e curry, pezzetti di carne con verdure saltate e mille salse saporite.... tutta roba che adoro.

http://www.empresshotels.com/

Chiang Mai è la seconda città più importante della Thailandia e nonostante sia a tutti gli effetti una città molto moderna, conserva intatto “un non so che di fascino antico” ..... sarà per le sue rosse mura di cinta, gli intricati canali, gli svariati mercati notturni e i suoi oltre 300 templi .

Nel primo pomeriggio andiamo al DOI SUTHEP, dove si trova il WAT PHRA THAT DOI SUTHEP un wat (templio) costruito durante il regno dei Kuna. Raggiungiamo la sommità con una funicolare insieme ad alcuni giovani bonzi che vestono il saio color zafferano. All'ingresso del tempio suonano enormi campane d'oro, dono di devoti, ammiriamo il complesso e l' enorme punta d’oro in ristrutturazione.

Dalla sommità del DOI SUTHEP si aprono gli spazi infiniti del panorama suggestivo su tutta la piana di Chiang-Mai . Procediamo poi verso un gruppo di CHEDI, antichissime costruzioni in stile Burmese curate dai monaci del posto. Per la discesa ci aspetta la lunga scalinata di 300 e passa gradini affiancati da due grandi NAGA verdi , dragoni dalla testa di serpente.

In serata andiamo al Sunday market, caratteristico mercatino che si tiene solo alla domenica notte all’interno delle vecchie mura e che va a sommarsi al più prestigioso e famoso night bazar di Chiang Mai . http://www.sawadee.com/thailand

 

03/08/2552 CHIANG MAI - CHIANG RAI

 

Partiamo verso nord , direzione distretto di Chiang-Mai.

Facciamo tappa a FANG dove esiste una piccola missione sostenuta dal Pime e poi a MAE PING per una visita al campo l''Elephant Rescue Center” una scuola dove insegnano agli elefanti sin da piccoli a lavorare , nutrirsi e sopravvivere.

Questo centro è conosciuto come “ il Santuario degli elefanti “ . Il progetto principale di questo rifugio è fornire cure e protezione ai pachidermi ammalati o mutilati provenienti da tutta la Thailandia. La zona del Rescue Center è situata in una verde valle boscosa attraversata da molti fiumi e ha fatto da scenario al film Rambo 4.

Proseguiamo verso il MEO VILLAGE dove ci fermiamo per pranzo. Siamo nel distretto di CHIANG DAO nel villaggio di THA TON un piccolo paesino, un ottimo punto di partenza per trekking e percorsi di montagna. I panorami sono spettacolari ed offrono ai nostri occhi dettagli incantevoli. Nel pomeriggio facciamo un'insolita camminata lungo i bordi delle risaie circostanti. Lungo il fiume troviamo rocce da arrampicata, animali che sbucano all'improvviso, enormi reti da pesca, centinaia di farfalle colorate e tante piccole donnine anziane, tutte inghirlandate di collane, calzari, bracciali, strani cappelli multicolor, a punta o con campanelline. Stiamo fino all'ora del tramonto con questa gente semplice, che mantiene intatte tradizioni quasi sospese nel tempo. In serata rientriamo verso CHIANG RAI e ci sistemiamo al centralissimo hotel WIANG INN , vicino ad un piccolo night bazar.

 

04/08/2552 CHIANG RAI – GOLDEN TRIANGLE

Dopo colazione partiamo da CHIANG RAI per le montagne MAE SALONG, località dove ancora oggi i discendenti di Kuomintang coltivano il tè cinese.

I bassi raggi del sole del mattino illuminano a pieno i colori del cielo .

Siamo giunti al famoso Triangolo d'Oro sul fiume Mekong punto d’incontro dei confini fra Birmania, Laos e Thailandia. In realtà il Mekong bagna 7 Stati : Tibet, China, Burma, Laos , Thai, Cambodia e Vietnam. Qui da anni, solo a seguito delle continue pressioni dell'attuale monarca, i campi di papaveri da oppio sono stati distrutti e la droga ( per come e dove è possibile) è stata sostituita dalle coltivazioni del tè !

Lo scenario che si apre ai nostri occhi è da cartolina. L'affluenza delle acque laotiane del Mekong che arrivano da una parte si congiungono con quelle birmane e poi ancora abbracciano in ultimo , quelle thailandesi in un tutt'uno. Lo scontro delle acque scure si scioglie fino a diventare un' unica enorme carezza d'acqua.

E' la vera forza della Natura. Da lontano vediamo spuntare piccole imbarcazioni guidate da bambine col volto coperto , che fanno spola da una riva …..all'altra......altra del fiume. Nel pomeriggio andiamo alle “Hilltribes” meglio conosciuta come la Comunità delle Donne Giraffa. Mentre Ivo paga il biglietto d'entrata (simbolico e a sostegno della comunità) io mi annoto tutti i nomi delle tribù che vedremo. Sono tantissime, ognuna con caratteristiche ed usi diversi : incontriamo le KAREN, le LISU, le LAMU, i MEO, i HMONG, i LUA, i MIEN; i PALOG; gli YAO.

K.C. ci ricorda che i profughi Akha (i pigri) sono malvisti dai locali perchè mangiano i cani , mentre le donne infaticabili raccoglitrici di soia, si riconoscono per i grandi lobi delle orecchie e per la caratteristica di aver i denti... neri !

Ebbene si! Per la prima volta in vita mia vedo “donne dai denti neri”, cosi ottenuti per la masticazione di foglia di betulla mista a resine di alberi endemici...

Siamo circondati dalle donne Giraffa che si intrattengono volentieri per le chiacchiere e il loro piccolo commercio quotidiano. Hanno volti minuti, zigomi dolci, sono piccole di statura e di ossatura, portano il tipico costume tribale e indossano pesanti ornamenti di argento. Sarà il caldo, l'umidità e l'afa della giornata ma non oso immaginare la sopportazione di queste giovani che, tra eleganza e fatica, sorreggono ben 5 collari.

Ognuna ci mostra orgogliosa 1 collare al collo, 2 sulle caviglie e 2 alle ginocchia... che peso !! Impossibile non notare a malincuore ... che molte sotto il collo hanno larghe piaghe violacee, coperte da enormi fazzoletti ed evidenti ematomi ai piedi.

http://thailandforvisitors.com/north/

 

05/08/2552 CHIANG-RAI/CHIANG-MAI

 

Altra Sveglia all'alba. Di buon mattino facciamo il safari boat sul Maekok River , che segna il confine tra Thailandia e Bhurma. All'imbarcadero scegliamo un percorso da 4 ore.

Dalla nostra long boat abbiamo una visuale insolita . La barca è un valido punto di osservazione del fiume perchè si colgono i momenti di vita quotidiana nella loro semplicità. Tra la boscaglia verde ammiriamo gli elefanti gironzolare liberi, brucano alzando le lunghe proboscidi , sono voraci ed affamati. Intorno il silenzio, il giallo del sole prende corpo e colore.

Mentre la boat avanza avvicinandosi alla riva notiamo i dettagli delle palafitte in legno , tipiche abitazioni locali. Dei pescatori ci fermano e ci invitano a stare con loro, stanno posizionando delle trappole d'acqua e reti enormi . Una volta a terra ci faranno entrare nel Lisoo Village, ottenendo un “permesso speciale” dalle cape -villaggio - anziane che sfumazzano enormi pipe cariche d'oppio.

Dopo pranzo riprendiamo la barca facendo ritorno verso il templio delle Summe !

Questo wat è incastonato nella parete di una verde montagna, ha un' enorme galleria e molteplici grotte popolate da carpe anguille e pesci gatto . Col tempo è diventato un utile rifugio per i profughi di guerra e i tanti storpi delle zone circostanti.

Proseguiamo in bus fino a Mae Sae , una cittadina situata all’estremo nord sull'esatto confine con la Birmania. Ci soffermiamo al local market davanti alla dogana, qui la gente birmana attraversa il ponte con carretti , cestini di vimini e ogni sorta di bestiame, vivo e morto . Questo è l'esatto confine tra i due stati.

Una scritta impera sul ponte : Welcome Thai - Burma border- line.

Tutte le ragazze birmane hanno in faccia la famosa cipria colorata ( il tenaka).

Sono bellissime, anche se sconvolte dalla fatica quotidiana e dall'afa soffocante.

Siamo a 230 km dalla Cina, a 5 km dal Laos con un piede sul confine Birmano e con l'altro in territorio Thai.

 

 

IL MIO CUORE VIAGGIA A MILLE ALL'ORA E RAGGIUNGE LE PERSONE CHE AMO.

 

Qui con K.C. Riaffrontiamo il discorso della difficile situazione politica birmana . Il nostro PENSIERO corre ovviamente a AUNG SAN SUU KYI, Grande Donna che spende l'intera sua vita e la salute per la ricerca della Libertà del Suo Paese, il Myanmar. Proprio per Lei , gli U2 hanno scritto una splendida canzone d'Amore, che io e Ivo abbiamo scelto “come colonna sonora “ per il giorno del nostro matrimonio, intitolata WALK ON dell'album “All That You Can't Leave Behind”, un vero inno all'Amore e alla Libertà !

 

http://www.youtube.com/watch?v=gwKEdFoUB0o

 

Nel tardo pomeriggio lasciamo Mae Sae proseguendo per Chiang Saen la città dai Mille templi vecchi. Visitiamo i monasteri, le roccaforti , il porto e Thui ci propone un'insolita cena tipica , la piccante spicy turtles soup che cortesemente (disgustati) rifiutiamo.

E' ormai sera tarda , tempo di tornare a Chiang-mai dove andiamo da “Vinci” un ristorantino per una cena senza zuppe nè tartarughe.

 

06/08/2552 CHIANG-MAI ZOO

 

L'intera giornata la trascorriamo allo Zoo di Chiang – Mai, che accoglie anche l' enorme Aquarium. http://www.chiangmaizoo.com/

L'obiettivo principale è vedere il piccolo PANDA nato appena da 2 mesi. L'attrazione attira centinaia di turisti perchè è stato molto difficile far accoppiare Chuang Chuang, il maschio gigante un po' sovrappeso, con una femmina Lin Hi arrivata “ appositamente per lui” dalla Cina con furore...Alla nursery ci spiegano che il problema dell'estinzione dei Panda è serissimo, perchè qs. animali hanno un' assoluta mancanza di libido e al mondo ne esistono solo 1,500 , tutti in cattività in Cina e solo 3 in Thailandia.

Oltre ai 3 panda questo gigantesco zoo ospita ghepardi e leopardi, scimmie urlatrici e zebre , giraffe, leoni, gli ippopotami africani, gli elefanti e i tapiri indiani, i koala e i canguri australiani. Facciamo un piccolo safari ben consapevoli che questi animali , anche se in gabbia , rappresentano , ognuno, una piccola fetta di mondo.

Nel pomeriggio stiamo all'Aquarium, il più grande di tutta l'Asia, molto originale..... all'ingresso si entra fisicamente in un gigantesco tunnel "SeaTube" e si passeggia per sentieri subacquei in cannucce di plexiglass a diretto contatto con razze, squali, aragoste, caimani, piranha, meduse, tartarughe, coralli e tantissimi nemo, con luci soffuse e musiche di sottofondo.

In serata chiudiamo in bellezza al solito night bazar dove stiamo fino a tarda notte. C'è una vera bolgia umana che girovaga tra le bancarelle colorate e tutta questa confusione si scontra con la tranquillità vissuta qualche ora prima tra le “bestie” dello zoo e dell'acquario.

 

07/08/2552 CHIANG -MAI

 

Oggi facciamo il giro dei templi col tuk tuk... full immersion di architettura asiatica.

Iniziamo dal Wat Phra Singh, il più venerato tra tutti perchè durante le celebrazioni solenni la statua del Buddha viene lavata dalla gente, passiamo al Wat Chedi Luang, il templio più alto (è stato innalzato a 90 metri nel corso dei secoli) e il Wat Suan Dok, contenente l'immagine del grande Buddha in bronzo, vecchia di 500 anni . Imperdibili il Wat Prasat, il Wat Chedi Lang il Wat Jet Yot per chi ama l'architettura ..qui gli occhi brillano, la macchina fotografica anche. Concludiamo con il Wat Chiang Man , il tempio più antico di C.M. costruito nel 1300 e famoso per le sue immense statue di elefante con le zanne originali.

Vaghiamo da soli, ma appena consultiamo la EDT o la mappa per imboccare la strada giusta per il wat successivo, immancabilmente qualcuno si avvicina sorridente e ci da consigli sui templi, i dipinti o ci indica la strada.

In serata siamo nuovamente al bazar notturno per cena , massaggi e chopping – chopping.

E' ormai un obbligo immergersi tra le urla assordanti degli ambulanti, il puzzo del pesce , i fumi delle piastre dei ristoranti vietnamini, lo strillare di cartomanti e i suonatori.... un vero festival di colori e casino ! http://www.openchiangmai.com

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08/08/2552 CHIANG -MAI/BANGKOK – CAMBODIA

 

Partenza per il regno della Cambodia, che lascia sbalordito chiunque abbia l'onore di visitarla!

Di primo mattino lasciamo l’aeroporto di Chiang-mai in tempo utile per il decollo verso BANGKOK per poi proseguire alla volta di SIEM REAP nel territorio del nord .

Incontriamo Ratha che ci farà da guida in Angkor e subito dopo pranzo ci trasferiamo al nostro Hotel che in verità pare più una reggia d'altri tempi, il BOREI ANGKOR RESORT & SPA http://www.boreiangkor.com/

 

Nel primo pomeriggio prendiamo un pulmino e iniziamo ad assaporare la visita dei templi di Angkor . Già lungo il vialone principale colgo la tanta , troppa povertà che caratterizza questo Paese. Vedo monaci scalzi ed arancioni, centinaia di motorini che sorpassano i bufali d'acqua che a loro volta zigzagano per le vie , tra pedoni, cani sciolti, bambini in bicicletta e bancarelle che riempiono le strade .

 

Ad Angkor c'è solo l'imbarazzo della scelta, perchè ogni luogo è una sorpresa che lascia senza parole. All'ingresso del sito , oltre al rigido controllo passaporti paghiamo per il visto e

lasciamo 2 fotografie per la registrazione. C'è la possibilità di fare il pass di un solo giorno ($20), di tre giorni ($40) o di sette giorni ($60) .

http://www.asiatravel-cambodia.com/it-index.htm

http://www.canbypublications.com/siemreap/srstarted.htm

 

Superato l'ingresso è inutile stare a raccontare la maestosità sacra dell' Angkor Wat.

Sono rimasta senza parole allora e ne ho poche adesso per descrivere la reale meraviglia delle sue alte torri , dei bassorilievi , i fossati, le gallerie e dei templi annessi .

Questo templio è divino non solo perchè vuole rappresentare l'Universo sulla Terra ed essere la simbolica “dimora degli dei” ma anche per le sue proporzioni e per i simbolismi nascosti.

http://www.tourismcambodia.com/Attractions/angkor

 

La sera dello stesso giorno, ceniamo in un ristorantino dove ci accompagnano le danze tradizionali KHMER . Anche qui rimango sconvolta dalla bellezza delle donne, vestite da Apsare danzatrici celesti e dei loro colorati costumi. La loro danza è grazia, cosi come la delicatezza dei loro movimenti , la raffinata precisione dei loro gesti...... per un pò mi dimentico che essere in un ristorante ….sembra di stare a teatro !

Del resto anche la danza in Cambogia è considerata sacra, poiché è il mezzo di congiungimento con il divino e la divinità !! Buona notte Kampuchea.

http://www.amazon-angkor.com/dancing.html

 

09/08/2009 SIEM REAP/ ANGKOR/SIEM REAP

 

Alle 6 di mattina l'aria è già tiepida. Dopo colazione partiamo per la visita all' Angkor Thom, capitale di ANGKOR dal 10° al 15°secolo. Se ANGKOR Wat è il capolavoro dell’induismo classico, ANGKOR Thom testimonia il passaggio al buddismo.

Visitiamo i siti JAYAVARMAN VII , LA PORTA SUD , LA TERRAZZA DEGLI ELEFANTI, LA TERRAZZA DEL RE LEBBROSO.

Ma è al BAYON che rimaniamo affascinati e storditi dai faccioni sorridenti e i corpi scolpiti nei monumenti . I sorridi sulle pietre si alternano ai sorridi in carne ed ossa dei bambini che incontriamo continuamente . Tutto intorno uno sciame di storpi, gente in bicicletta carica di mercanzie, fiori di loto veri si alternano a quelli di pietra , colonne, capitelli, statue di elefanti e divinità, gruppi di suonatori ambulanti , ciechi e profughi di guerra o scampati alle mine che ancora oggi sono in agguato nei sentieri non battuti.

Ovunque , tra pietra e carne si sente il senso del TEMPO.....

Ovunque , tra pietra e carne si sente che c'è VITA.....

E proprio in mezzo a tanta VITA capisco che nonostante l'incedere dei secoli, l'Uomo non potrà mai dominare la Natura .

La mattinata vola e io ondeggio tra l'umidità e la grandiosa vegetazione, le zanzare, i licheni strangolatori , le apsare danzatrici incise sulle pareti dei palazzi.

Facciamo sosta solo per il pranzo in un tipico ristorante all'interno del complesso.

Mangiamo pasta dolce, carne agro dolce, pane dolce, il tutto annaffiato da fresche Angkor beer , per la cifra esagerata di 3,5 $ in 2 !

Nel pomeriggio riprendiamo la visita per il PRE RUP, EAST MEBON , TA SOM, NEAK PEAN , PREAH KHAN , BASKEI CHAMKRONG e la parte sud di ANGKOR THOM .

Al termine del secondo giorno rientriamo , come stanchi pellegrini, in hotel per uscire subito dopo per la serata . Una guida thai incontrata per caso ci consiglia di visitare la fondazione del Dr. Beat , un pediatra/ musicista svizzero che tiene concerti di violoncello suonando Bach e parla delle sue attività a favore dei 4 ospedali per bambini che ha fondato e aperto in Cambogia. http://www.beat-richner.ch/

Cena all'Apsara Angkor restaurant, dove mangiamo ed assistiamo divertiti ad un altro spettacolo di danze cambogiane e laotiane che si tiene ogni sera per pochi riel.

Anche di notte Angkor è incantevole, tra bancarelle povere che offrono succhi di ogni gusto e colore; commercianti che ci propongono di fare giri in samlor (il tipico triciclo) o di fare cambio al nero di dollari in riel. Usciamo e ci portiamo verso l'hotel, sotto un cielo carico di stelle che ci guardano senza fare troppo rumore.

IL MIO CUORE VIAGGIA A MILLE ALL'ORA E RAGGIUNGE LE PERSONE CHE AMO.

 

10/08/2009 SIEM REAP/ANGKOR / SIEM REAP

 

Partenza per il grande tour con visita al BANTEAY SREI , il cui nome significa Fortezza delle donne . Questo wat è fuori Angkor ed è molto particolare perchè costruito tutto in arenaria rossa . Proseguiamo verso il minore BANTEAY SAMRE TEMPLE e pranziamo in un ristorante mentre un improvviso acquazzone ci sorprende .

Nel pomeriggio visitiamo il PRASAT KRAVAN TEMPLE, BANTEAY KDEI, SRAS SRANG , TAKEO AND TA PROHM , BAKSEI CAMKRONG e di nuovo la porta sud di Angkor Thom .

Al termine di questo “grande tour” rientriamo in hotel. Siamo esausti, stravolti, sconvolti dall'umidità e dal caldo, peggio ancora io non sento più le gambe. Girare per siti con queste temperature è molto faticoso e per meglio affrontare la giornata di domani decidiamo di andare a letto senza cena. I cotti questa volta , siamo noi.

 

11/08/2009 SIEM REAP-PHNOM PENH

Anche oggi sveglia prestissimo perchè abbiamo il trasferimento al porto . Salutiamo il caro Ratha e invece che prendere l'aereo per la capitale scegliamo (siamo pazzi) la traversata via barca per raggiungere Phonm Penh .

La navigazione sul lago TONLE SAP il più grande lago di acqua dolce del sud-est asiatico è magica! Sulle sue sponde sorgono molti villaggi galleggianti , abitati da profughi del Laos e del Viet nam. Gli abitanti regolano la loro vita sui saliscendi delle “maree”, considerato che durante la stagione delle piogge il lago aumenta di 5 volte la propria estensione e profondità. Viaggiamo in compagnia di una coppia di simpatici svedesi, 2 spagnoli, Paul un inglese che sta facendo il giro del mondo e ha da poco visitato la nostra amata Nuova Zelanda e Fiji e un gruppetto di ragazzi di Torino ( tra cui l'ing. Luca ...ossequi ) con i quali condividiamo questo viaggio di sola andata sul rumoroso barcone . Il viaggio lo facciamo sotto un sole cocente e tintarella a parte , dopo quasi 7 ore di navigazione arriviamo a PHNOM PENH.

Qui conosciamo Darah l'altra nostra local guide, e iniziamo subito il giro della città visitando il WAT PHNOM THE INDEPENDENCE MONUMENT e il MUSEO NAZIONALE. Facciamo una breve passeggiata lungo il fiume MEKONG all'ora del tramonto , godendoci la zona che costeggia il fiume, decorata da bandiere e alte palme da cocco, per poi rientrare tranquilli al Juliana hotel. Mangiamo in un ristorante cinese per rilassarsi un po' , ma io in verità ho ancora il rumore del motore della barca ...nelle orecchie....

http://www.julianacambodia.com

 

12/08/2009 PHNOM PENH

 

Dopo colazione visitiamo il PALAZZO REALE e nel mentre Darah ci spiega polemico come ancora oggi, sopratutto nella capitale, la corruzione è dilagante nel mondo politico, nell'esercito e nella magistratura. Continuiamo questi discorsi anche a pranzo e subito dopo andiamo alla SILVER PAGODA meglio conosciuta come la Pagoda d'Argento un notevole wat buddista, che prende il nome dalle 5.000 caselle d'argento che formano il pavimento del tempio.

All'ora del tramonto andiamo ai mercati di Psar Tuol Pong (conosciuto come il Russian market) trovandovi ogni cosa....dai piatti di tagliatelle con ragni e vermi fritti, parti metalliche di veicoli , pezzi di bombe, ceramiche cinesi e vestiti di ogni genere ...

E' tempo di andare a dormire, l'indomani sarà il nostro ultimo giorno cambogiano.

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13/08/2009 PHNOM PENH - BANGKOK -KOH SAMUI

 

LA giornata la dedichiamo intensamente al Tuol Sleng Genocide Museum, chiamato semplicemente la PRIGIONE S.21 .

Oggi è un museo dell'orrore o non so come definirlo, era un semplice liceo trasformato dai Khmer rossi in centro di tortura e di sterminio. Un luogo non facile ma utile per non dimenticare la follia avvenuta durante il regime maniacale di Pol Pot. Tra il 1975 e il 1979 furono brutalmente eliminati due milioni di uomini e donne , sterminati senza distinzione di età, sesso , pensiero politico o religioso . Dalla prigione S21 sopravvissero solo 7 persone .

All'ingresso rimango impietrita leggendo una delle famose regole di Polpot che mi fa veramente tremare il cuore.

La regola n.5 dice : "Durante le bastonate o le scosse di elettricità è vietato gridare forte".

All'uscita guardiamo senza occhi la famosa mappa dei teschi dello stato di Kampuchea composta da migliaia di teschi delle vittime.

mi viene da dire solo ….... PER NON DIMENTICARE …....

Ogni altro commento è di troppo. http://www.tuolsleng.com/

 

13 – 16 / 08/2552 BANGKOK - KOH SAMUI

Rientriamo in terra Siamese dopo la splendida avventura in Cambodia e viaggiamo verso sud tra le tante Koh (isole) che ci aspettano per il meritato relax . Con un piccolo aereo multicolor della BKK airways atterriamo a KOH SAMUI che ha un'aeroporto delizioso, pieno di fiori liane e piante, sembra di stare in una serra!

Prendiamo un pulmino e puntiamo verso l'hotel Crystal Bay , un albergo di sole 16 camere posto direttamente sul mare in una delle più belle baie di Samui, nel golfo del Siam. La nostra camera è da urlo.... siamo ritornati alle Seychelles.

http://www.kohsamui.com/crystalbay/

 

Siamo affacciati sulla spiaggia di Lamai, davanti a noi grandi massi granitici rosso - rosa che orlano il profilo del mare. Ci coccola una pace isolata, inaspettata anche se siamo a soli 2 km dalla chiassosa Chaweng .

Come primo giorno di mare, il quadro non è niente male. Siamo sopravvissuti in Cambodia e allora non ci resta che godere della spiaggia da subito. L'acqua è calda, trasparente, abbondano i coralli e i pesci colorati .

Nel pomeriggio ci spostiamo verso la spiaggia del "Grand Father" e "Grand Mother" (nonno e nonna) rocce cosi maliziosamente ribattezzate per la loro somiglianze alle parti genitali. Dopo un'ottima cena a Chaweng prenotiamo l'escursione al Parco Marino di Ang Thong , in compagnia di Sara / Davide e Sara /Andrea , per soli 600 bath.

 

14/ 08/2552 Sveglia sveglia...pronti per le 7, Oggi è un gran giorno, il compleanno di Ivo !

E c'è un gran bel sole !

Di buona lena arriviamo a nord dell'isola dove al molo ci attende un battello, paghiamo la tassa di ingresso e iniziamo il viaggio verso l' Ang Thong che è il secondo parco nazionale della Thailandia, consistente in una quarantina di isole dalla forma strana, surreale.

Ang Thong significa “bacino d’oro” perché in questo posto vengono depongono le uova i plaa-thoo, i piccoli sgombri ...quindi è una culla per pesci, un bacino d’oro ...colmo di Vita !

http://samui.sawadee.com/angthong/

 

Iniziata la navigazione conosciamo una bella coppia di Treviso Lalla e Vittorio, italianissimi residenti in Australia con i quali trascorriamo il primo di tanti bei giorni insieme. Tra sole, creme, chiacchiere e risate....siamo già al Ang Thong N.P. che al primo colpo d'occhio da l'impressione di essere un vero spettacolo della natura. Tutto intorno ci sono molti isolotti ricoperti letteralmente da foreste e ci fermiamo, come da programma , la prima sosta è a Koh Mae Koh.

Dal battello scendiamo con delle canoe per la nostra avanscoperta tra grotte e anfratti, stando ben attenti a non rovinare i fondali e i coralli. Giunti all'isola, insieme ad altri intrepidi compagni ci arrampichiamo su una serie di passerelle sospese nel vuoto, per giungere l'outlook, ammirare il bacino interno “lago di Smeraldo" formatosi in un cratere di vulcano e gli isolotti circostanti. ( percorso faticoso ma consigliatissimo )

Al termine della mattinata riprendiamo le canoe e risaliamo a bordo per un pasto frugale, mentre ci spostiamo verso l'isola di Koh Wuatalab, sede del Marine National Office, nonchè unico posto nell’arcipelago dove ci sono acqua dolce e bungalow spartani. Anche questa isola rocciosa è ricoperta da una densa foresta che si alterna all'accecante sabbia bianca. Ad aspettarci troviamo un gruppo di simpatiche scimmiette con dei cuccioli dal pelo color zafferano... (tipo teletubbies:)

Rientriamo soddisfatti dell'intensa giornata che ancora non è finita.

La nota principale della serata isolana è la festa di compleanno per Ivo .

Il regalo più bello è senz'altro la deliziosa tempesta di stelle nel cielo e una bellissima luna piena riflessa nel mare. In più in spiaggia dei locali fanno volare gigantesche candele di carta di riso, altra occasione insolita per rimanere affascinati dalla gentilezza e dolcezza orientale.

IL MIO CUORE VIAGGIA A MILLE ALL'ORA E RAGGIUNGE LE PERSONE CHE AMO.

 

I giorni e le notti in KOH SAMUI passano veloci tra escursioni di mare, rilassanti massaggi all'olio e sabbia, degustazione del thai food , organic food, nippo food.... e ozio totale. Samui ha molte belle insenature sabbiose. L'isola si gira con estrema facilità anche prendendo al volo gli economici tuk tuk . Per raggiungere l'entroterra coi suoi mercatini e villaggetti piu distanti è meglio noleggiare il motorino. Qui è possibile trovare silenzi e fare safari fotografici nella quiete delle piantagioni di cocco, passando dai fascinosi villaggi di pescatori di Ban talang e dalle cascate di Nameung .

 

17 – 20 / 08/2552 KOH TAO – KOH NANG YUAN

Dopo qualche giorno in Samui ci spostiamo a Koh Tao .

Prendiamo la speedboat Lomprayah e giungiamo Ko Tao senza sapere dove alloggiare. Una volta lasciato il porto alle nostre spalle veniamo attratti dal panorama avanti a noi, ovvero la sagoma di Nang-yuan nascosta dalle frasche delle palme da cocco. Cosi andiamo d'istinto in una piccola guest house il “Beach club” semplice, curatissima, molto carina. La nostra camera è a soli 12 passi (contati) dal mare, Nangyuan ci si offre in pieno nel suo color rosa accecante e lo spettacolo è unico.

 

Koh Tao è un isola meravigliosa, piccolina, solo 20 km di rocce, fiori, piante grasse e palmeti da cocco, che si appoggiano a spiagge incantevoli poste sulla costa tra Suratthani e Chumphon. Il suo nome significa “Isola delle tartarughe” perché in passato le acque ne erano molto ricche. La storia di Koh Tao racconta che Sua Maestà Rama V ( Rama faiv...chi non se lo ricorda uff...) lasciò un suo monogramma su una roccia sulla cala di Sairee a sugello della sua visita e questo luogo è adorato ancor oggi da tutti gli abitanti del posto.

 

http://www.kohtao.com/

http://www.on-koh-tao.com/koh-nang-yuan.htm

http://www.nangyuan.com/

 

L'isola rimane un paradiso Assoluto, perchè permette a chiunque di arrivare in poco tempo a svariate calette solitarie dove regna la totale privacy, oppure immergersi nel divertimento sulle poche grandi spiagge. Noi le abbiamo visitate tutte... ma tutte, raggiungendole a volte a piedi, altre col pick up oppure via mare. Qui è facile avere rispetto della natura perchè esistono molte organizzazioni locali che preservano i fondali e gli animali, organizzano raccolte di rifiuti sulle spiagge, incoraggiano l'eco turismo , con una naturalezza a noi occidentali ancora molto lontana. Il rispetto per l'ambiente è tutto, le prove sono tangibili.

Vedi http://www.savekohtao.com/

A poca distanza dall’estremo nord occidentale di Ko Tao, vi è un tris di piccole isole collegate da una distesa di sabbia bianca, che formano due insenature basse e piene di coralli.

La migliore di queste per noi è Nang-yuan.

Ci veniamo parecchie volte perchè si avvistano tartarughe, squali e baby sharks. Anche le baie vicine sono perfette per lo snorkeling e i corsi di immersione e sub, ma troppo affollate.

In questi pochi giorni facciamo escursioni indimenticabili con i " famosi" Chiara / Cristian e Sara /Andrea, ci gustiamo cocktail al solito CAFE DEL SOL di Mae Haa, ceniamo ai beach pub e giriamo per il parco marino. Purtroppo non riusciamo ad andare in Koh Phangan e vivere la Full Moon Party la "Festa di Luna piena"....causa il tutto esaurito da tempo.

 

21/ 08/2552 KOH SAMUI - BANGKOK -

Siamo agli sgoccioli di questo meraviglioso viaggio che ci ha inevitabilmente segnato . Lasciamo dapprima ko Tao per Samui via mare, per poi risalire in BKK via cielo.

 

22/ 08/2552 DOHA – MILANO

 

Lasciamo la leggerezza asiatica coi suoi sorrisi, gli incensi, gli inchini e i saluti a mani giunte, per immergerci per poche ore nel mondo arabo. Sfioriamo uomini pensierosi, indaffarati, scuri in volto e donne che non sorridono proprio mai e vestono solo lunghi abiti neri. Nell'attesa mi vien da pensare che dopo aver conosciuto il mal d'Africa mi son beccata in pieno anche una bella Thailandite e mal di Cambodia!! Sono proprio contenta.

Decolliamo con l'ultimo volo per MILANO-MALPENSA e rientriamo ancora volta nella nostra soleggiata Milan concludendo un viaggio che ci ha regalato davvero Tante sorprese.

 

Una volta a casa altre strane sorprese di Vita ci attendono.

Per questo mi sforzo di tener sempre presente nel Cuore, una frase scritta sulla cartolina che Mum la nostra bellissima bambina cambogiana ci ha regalato in una mattina di sole .

 

Dice cosi :

 

"Possa ogni tuo giorno traboccare di Felicità, affinchè la Gioia si riversi nei giorni a seguire" Proverbio Cambogiano


 

ORKHOUN ... IVO & SABY KHMER-

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